Decisi di prendermi ancora qualche minuto e lasciare che lo sguardo vagasse oltre le finestre, sul mare, proprio mentre sorgeva il giorno ad illuminare di un manto rosato le onde, le scogliere ed il cielo.

"Umihan?"
"Ciao... Ylai"
Pronunciava il mio nome con esitazione, quasi con imbarazzo, mi dissi che era normale perchè non lo aveva mai utilizzato: nel tempo in cui vivevamo insieme ne portavo un altro, ma anche il mondo era un altro, sull'altra faccia del nastro di Moebius.
La feci entrare e ci sedemmo proprio di fronte alle grandi finestre dove avevo lasciato i miei pensieri perdersi poco prima. Avrei voluto chiederle molte cose di lei e anche di Caim, ma mi bastò un suo sguardo per capire che non avreebbe potuto parlarmene; così mi limitai ad ascoltare ciò che era venuta a dirmi, accettando come ormai facevo da tempo l'assoluto divieto di ricercare alcuna traccia di lui o del suo attuale stato. Mentre parlava, notai che la sua voce dolce era diventata più giovane, fresca, come anche il suo aspetto. Sembrava ringiovanita, ma non solo; si sarebbe detto che qualcosa di molto più luminoso ardesse in lei rispetto al nostro ultimo incontro e in qualche modo arrivasse da dentro ad illuminare anche il suo aspetto esteriore.
Con precisione prese ad illustrarmi gli equilibri che solo pochi minuti prima mi sembravano tanto oscuri, dipanando in parte la nebbia che avvolgeva le mie riflessioni.

Le sue parole scivolavano in basso, verso una parte di me profondissima che le assorbiva e le accoglieva a risvegliare conoscenze e consapevolezze che non sapevo di possedere.
Di colpo sentii l'essenza dei corvi agitarsi in me, quasi mi sembrava che le loro piume nere mi affiorassero sulla pelle e il mio viso mutasse fino a trasformarsi in un becco, ma fu solo un istante. Con un un cenno le chiesi di proseguire e lei con molto tatto non commentò ciò che di certo aveva notato.
"L'equilibrio tra le forze di questo piano è mantenuto da un complesso sistema. Quattro sono le forze principali su cui si impernia questa epoca, ognuna incanalata da uno dei quattro Diya. Su di loro vigila il Cerchio, che ha il compito di amntenere viva la percezione di tutte le altre forze presenti ed esprimerne le spinte per preservare l'equilibrio e la corretta interazione"
Sembrò riflettere qualche secondo prima di aggiungere: "I membri del Cerchio sono saggi e potenti. E' tuo dovere prestar loro ascolto, Ylai"
La ringraziai per le spiegazioni per me tanto preziose e domandai ciò che più mi preoccupava: "Qual'è il mio compito?"
Lei sorrise e chiese semplicemente: "Cosa desideri per questo mondo?"
"Pace", risposi istintivamente; "felicità, la possibilità di un futuro. Tutto ciò che non avevamo prima e che forse ora è diventato possibile"
"Questo. Solo questo è il tuo compito"
Si alzò e si diresse alla porta prima che potessi ribattere, anche prima che potessi salutarla. Già sulla soglia disse solo "Arrivederci", e con un ultimo sorrisò se ne era già andata.
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